Enciclopedia giuridica

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Ricorso giurisdizionale amministrativo

Il ricorso giurisdizionale amministrativo è l’atto introduttivo del giudizio amministrativo, attraverso il quale la parte che lamenta la lesione di un interesse legittimo, ed in alcuni casi tassativamente previsti, di un diritto soggettivo (v. giurisdizione amministrativa, ricorso giurisdizionale amministrativo esclusiva) da parte della P.A., chiede l’annullamento dell’atto lesivo nel rispetto delle forme e dei termini previsti dalla legge. (M.T. Sempreviva).

ammissibilità del ricorso giurisdizionale amministrativo: l’ricorso giurisdizionale amministrativo ricorso giurisdizionale amministrativo si verifica in presenza di quelle condizioni, mancando le quali, il giudice non può affrontare il merito della controversia, e quindi non può emettere una decisione di accoglimento o di rigetto della domanda ma solo pronunciare una sentenza di rito. Nell’ambito di tali requisiti si distinguono le condizioni dell’azione dai presupposti processuali. Sono condizioni dell’azione: a) la possibilità giuridica del provvedimento richiesto, intesa come competenza del giudice ad emanare il provvedimento stesso; b) l’interesse ad agire (v. interesse, ricorso giurisdizionale amministrativo ad agire); c) la legittimazione (v. azione). Sono presupposti processuali: a) la legittimazione del giudice; b)la capacità di essere parte; c) la capacità processuale (legitimatio ad processum); d) la capacità di chiedere un giudizio (ius postulandi). Gli effetti della pronuncia di inammissibilità sono diversi a seconda che essa si riferisca alle condizioni dell’azione o ai presupposti processuali, poiche´ in quest’ultima ipotesi, sempreche´ non si sia verificata la decorrenza dei termini, il ricorrente può riproporre la medesima domanda in un altro processo. (M.T. Sempreviva).

ricorso giurisdizionale amministrativo collettivo: il ricorso giurisdizionale amministrativo ricorso giurisdizionale amministrativo è un ricorso proposto da più soggetti diversi congiuntamente, al fine di ottenere l’annullamento del medesimo provvedimento per motivi (v.) in parte comuni, ovvero per l’annullamento, per motivi almeno in parte comuni, di più provvedimenti identici emanati da una stessa autorità posti in essere in un quadro unitario. Non è necessario che gli interessi dei vari ricorrenti siano identici, sebbene la diversità delle loro posizioni giuridiche non deve essere tale da determinare fra di essi un conflitto, in forza del quale l’accoglimento del ricorso giovi ad uno solo ad esclusione degli altri. Il ricorso giurisdizionale amministrativo ricorso giurisdizionale amministrativo trova maggiore spazio nei giudizi aventi ad oggetto un rapporto (v. giurisdizione amministrativa, ricorso giurisdizionale amministrativo esclusiva). (M.T. Sempreviva).

contenuto del ricorso giurisdizionale amministrativo: l’atto introduttivo del giudizio amministrativo deve contenere, oltre all’indicazione del giudice adito, i seguenti altri elementi: a) l’indicazione del nome, cognome, residenza e domicilio del ricorrente; b) l’indicazione dell’atto del quale si chiede l’annullamento e dei suoi estremi e la data della sua notificazione; c) l’esposizione sommaria dei fatti, con la precisazione dei motivi posti a base del ricorso e l’indicazione delle norme che si ritengono violate; d) le conclusioni (ossia la domanda); e) la sottoscrizione del ricorrenti e del difensore o procuratore speciale con l’indicazione del mandato. (M.T. Sempreviva).

ricorso giurisdizionale amministrativo cumulativo: il ricorso giurisdizionale amministrativo ricorso giurisdizionale amministrativo è ammesso, in deroga al principio del divieto del cumulo, allorquando esista una interdipendenza obiettiva tra i provvedimenti impugnati o tra le domande. Il cumulo è da ammettere per tutte le cause inscindibili, per le quali si rende necessaria la riunione presso un unico tribunale. Se, invece, i provvedimenti non presentino quest’intima connessione, il ricorso giurisdizionale amministrativo ricorso giurisdizionale amministrativo è ammissibile solo nei confronti del provvedimento che può considerarsi principale. (M.T. Sempreviva).

decadenza dal ricorso giurisdizionale amministrativo: tale ipotesi si verifica nell’evenienza in cui non si sia ottemperato ad uno degli obblighi processuali nei termini perentori previsti dalla legge o sia scaduto il termine per la presentazione del ricorso. Poiche´ la perentorietà dei termini risponde a ragioni di carattere pubblico, la ricorso giurisdizionale amministrativo ricorso giurisdizionale amministrativo non può essere impedita da cause soggettive che abbiano potuto determinare la decorrenza dei termini previsti per l’adempimento dei suddetti obblighi (come infermità , stato di detenzione ecc.). (M.T. Sempreviva).

deposito del ricorso giurisdizionale amministrativo: il ricorso originale, con la prova delle eseguite notifiche deve, sotto pena di decadenza, essere depositato presso la cancelleria del giudice amministrativo adito nel termine di trenta giorni dall’ultima notificazione. Se tale deposito non ha luogo, il ricorso è irricevibile. Nello stesso termine, unitamente al ricorso deve essere depositata copia del provvedimento impugnato, o fornita la prova del rifiuto da parte dell’amministrazione di rilasciare la copia stessa, la cui mancata produzione, però , non implica decadenza. Insieme al ricorso, alla prova della notifica ed alla copia dell’atto impugnato, vanno altresì depositati i documenti su cui il ricorso si fonda, il mandato speciale (v. mandato, ricorso giurisdizionale amministrativo speciale) al procuratore, e la deliberazione a ricorrere allorquando il ricorrente sia un ente. In casi d’urgenza, il presidente può disporre l’abbreviazione del termine per il deposito, mentre ricorrendo gravi motivi esso può essere prorogato (art. 38 t.u. CdS). (M.T. Sempreviva).

diritto al ricorso giurisdizionale amministrativo: per ricorso giurisdizionale amministrativo ricorso giurisdizionale amministrativo s’intende il diritto all’azione processuale amministrativa riconosciuto dall’art. 24 Cost. a tutela dei diritti e degli interessi legittimi. Esso presenta i seguenti caratteri: a) è un diritto soggettivo perfetto, perche´ a seguito della proposizione del ricorso, il giudice adito ha l’obbligo di esercitare la funzione giurisdizionale emettendo una pronuncia, anche se la posizione sostanziale tutelata sia di interesse legittimo; b) pubblico: l’azione amministrativa è diretta ad ottenere una prestazione da parte di un organo dello Stato che è il giudice amministrativo; c) connesso alla posizione giuridica sostanziale di cui si chiede tutela, generalmente interesse legittimo, ma autonomo rispetto ad essa. (M.T. Sempreviva).

forma del ricorso giurisdizionale amministrativo: il ricorso va redatto in carta da bollo ed indirizzato al giudice adito: in mancanza va considerato irregolare ma regolarizzabile e non invalido (sono però esenti da bollo i ricorsi relativi a rapporti di impiego, a pensioni e ad assicurazioni, e quelli in materia elettorale). (M.T. Sempreviva).

improcedibilità del ricorso giurisdizionale amministrativo: essa si verifica per la sopravvenienza di cause le quali non consentono che il giudizio continui il suo iter; tanto avviene nel caso di rinuncia, perenzione (v.), sopravvenuta carenza dell’interesse ad agire (v. interesse, ricorso giurisdizionale amministrativo ad agire). (M.T. Sempreviva).

ricorso giurisdizionale amministrativo incidentale: è lo strumento offerto al controinteressato (v.) a cui è stato notificato il ricorso per impugnare il provvedimento amministrativo in quella parte non impugnata dal ricorrente e per motivi diversi da quelli addotti da quest’ultimo. Il controinteressato, invero, chiede all’autorità giurisdizionale che, nell’ipotesi in cui sia dichiarata l’illegittimità del provvedimento, questo venga annullato in quelle parti meno favorevoli al resistente e per quei motivi che, una volta accolti, consentirebbero all’amministrazione di rinnovare il provvedimento in modo da pervenire allo stesso risultato o ad un risultato più vantaggioso per il resistente. Il controinteressato, poiche´ il ricorso incidentale assume carattere accessorio rispetto a quello principale, non può con esso ampliare l’oggetto della controversia, ne´ eludere i termini perentori previsti per l’azione giurisdizionale che avrebbe dovuto proporre in via autonoma. Il ricorso giurisdizionale amministrativo ricorso giurisdizionale amministrativo deve essere proposto nel termine perentorio di trenta giorni da quello assegnato per la proposizione del ricorso principale e con la stessa forma prevista per quest’ultimo. In forza della posizione di accessorietà rispetto al ricorso principale, il ricorso giurisdizionale amministrativo ricorso giurisdizionale amministrativo è soggetto alle vicende del ricorso principale, e deve essere esaminato solo dopo l’esame di quest’ultimo (salvo che vi siano questioni pregiudiziali rispetto all’oggetto della domanda). Esso va proposto contro l’atto impugnato con il ricorso in via principale, sebbene la giurisprudenza ammetta che si possa impugnare anche un atto a questo collegato, purche´ appartenente al medesimo assetto di interessi del primo. Si parla di conversione del ricorso, quando il ricorso presentato come incidentale, ma avente tutti i requisiti di un ricorso principale, nonostante l’inammissibilità o la rinuncia a quest’ultimo, venga deciso su richiesta del proponente come principale. Ciò e possibile solo quando il ricorso, impropriamente qualificato come incidentale, sia stato presentato nei termini per ricorrere in via principale e solo quando il ricorrente abbia un autonomo interesse all’annullamento del provvedimento, e non già un interesse insorto a seguito dell’impugnativa principale. (M.T. Sempreviva).

interesse al ricorso giurisdizionale amministrativo: consiste nell’utilità concreta, eventualmente anche solo di carattere morale, che il ricorrente tende ad ottenere dalla decisione di accoglimento del ricorso (v. interesse, ricorso giurisdizionale amministrativo ad agire). Per dottrina e giurisprudenza prevalenti esso costituisce una condizione del ricorso, la cui esistenza e persistenza per tutta la durata del giudizio è prevista a pena di inammissibilità . Deve essere personale, diretto ed attuale. Invero, il ricorrente deve agire per la lesione di una posizione sostanziale di cui egli sia titolare; l’utilità derivante dall’eventuale decisione di accoglimento deve inerire in via diretta alla lesione dell’interesse sostanziale di cui egli vanti la titolarità ; infine, è necessario che la lesione sussista in concreto, non essendo sufficiente ai fini dell’ammissibilità il pericolo di lesione. (M.T. Sempreviva).

legittimazione al ricorso giurisdizionale amministrativo: la ricorso giurisdizionale amministrativo ricorso giurisdizionale amministrativo costituisce una condizione per poter proporre l’azione; essa compete al titolare della situazione giuridica soggettiva di cui si chiede la tutela ed evidenzia la sussistenza del nesso imprescindibile che lega la situazione sostanziale (interesse legittimo e/o diritto soggettivo) e quella processuale. (M.T. Sempreviva).

notifica del ricorso giurisdizionale amministrativo: v. notificazione del ricorso amministrativo.

nullità del ricorso giurisdizionale amministrativo: la ricorso giurisdizionale amministrativo ricorso giurisdizionale amministrativo si verifica per la carenza di uno degli elementi essenziali dello stesso, tra i quali la mancata sottoscrizione delle parti o del procuratore. Ev nullo il ricorso nel quale non sia indicata o sia indicata in modo incompleto, generico o incerto, la causa petendi (ragioni di fatto o di diritto della domanda). Laddove la causa petendi sia esposta solo in modo insufficientemente chiaro, il giudice può disporre la rinnovazione del ricorso. Non si risolvono in invalidità del ricorso i casi in cui manca l’indicazione delle norme invocate a sostegno della domanda, quando le ragioni di fatto e di diritto sono ugualmente identificabili. (M.T. Sempreviva).

sottoscrizione del ricorso giurisdizionale amministrativo: costituisce un requisito necessario dell’atto introduttivo del giudizio, previsto a pena di inammissibilità del giudizio stesso. La legge prevede che il ricorso debba essere sottoscritto dal ricorrente e da un procuratore legale o avvocato: è , però , sufficiente la sottoscrizione di quest’ultimo, allorche´ egli sia munito di un mandato speciale (v. mandato, ricorso giurisdizionale amministrativo speciale) rilasciato a margine o con atto notarile. A differenza di quanto prescritto per il procedimento di appello innanzi al Consiglio di Stato, non si richiede per il tribunale amministrativo la sottoscrizione di un avvocato abilitato innanzi alle giurisdizioni superiori, essendo sufficiente la sottoscrizione di un semplice avvocato o procuratore legale iscritto all’albo. (M.T. Sempreviva).

termine per il ricorso giurisdizionale amministrativo: il ricorso deve essere presentato entro il termine perentorio di 60 giorni decorrenti: a) dalla notifica dell’atto per i destinatari direttamente contemplati nel provvedimento o facilmente identificabili dal contesto dello stesso; b) dalla piena conoscenza del provvedimento, allorche´ una notifica o una pubblicazione non siano previste, ovvero pur essendo previste non siano state effettuate; c) dal giorno in cui sia scaduto il termine per la pubblicazione nell’albo, per gli atti relativi ai terzi interessati per i quali non è prevista la notifica individuale. I termini sono aumentati di 30 giorni, se una delle parti risiede in altro stato europeo, di 90 giorni, se risiede fuori dall’Europa. Ev sempre salva la sospensione feriale (v. sospensione, ricorso giurisdizionale amministrativo per ferie) dei termini. (M.T. Sempreviva).


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