accesso al fondo:  un  tradizionale obbligo  del proprietario del suolo  è  di consentire l’accesso al vicino  che abbia  necessità  di entrarvi per  eseguire opere  sul proprio fondo (deve,  ad  esempio,  edificarvi  una  costruzione e non  può fare  a meno  di passare  per  il fondo altrui)  oppure a chi voglia  riprendere la cosa  propria che vi si trovi  accidentalmente o l’animale  che vi sia riparato, salvo  che non  preferisca consegnare lui stesso  la cosa  (art.  843 c.c.). 
 affrancazione del fondo:  v. affrancazione del fondo. 
 fondo delle  N.U.  per l’infanzia (Unicef):   creato  dall’Assemblea generale delle N.U.  (AG) nel 1946 come  United Nations  International  Children’s Emergency Fund  per  risolvere  i problemi contingenti del dopo  guerra, venne incaricato nel 1950 di programmi a lungofondotermine e tre  anni  dopo assunse  un  carattere permanente. Il Direttore esecutivo  dell’Unicef  è  il Rappresentante personale del Segretario generale delle  N.U..  Dipende interamente da  contributi finanziari  di Stati,  organizzazioni internazionali e individui,  per  finanziare le proprie attività . Destinato a compiti  umanitari e di sviluppo,  collabora  in vario  modo  con  i Pvs. nei loro  sforzi per proteggere i bambini  in tali  Paesi  e svilupparne le potenzialità : li assiste nella  progettazione e nella  promozione di servizi in favore  dell’infanzia; fornisce  fondi  per  rafforzare la formazione e l’orientamento professionale del personale nazionale specilizzato  in pedagogia  (lavoratori, insegnanti, dietologi,  specialisti);  fornisce  assistenza  tecnica,  attrezzature, equipaggiamenti, medicine,  libri  di testo  ecc.. Ha  uffici regionali  in 119 Pvs..   
 devoluzione  del fondo:  v. devoluzione del fondo. 
 fondo di coesione:   previsto  nell’ambito della  politica  di coesione  economica e sociale,  di cui agli artt.  130 A  ss. del Trattato di Maastricht, il cui obiettivo principale è  quello  di ridurre il divario  tra  i livelli di sviluppo  delle  diverse regioni  e favorire  lo sviluppo  economico delle  aree  meno  favorite,  esso  è volto  a finanziare i progetti nei settori  della  protezione dell’ambiente e delle  infrastrutture per  i trasporti negli  Stati  più  poveri  della  Comunità (quegli  Stati,  cioè , il cui prodotto interno lordo  è  inferiore al 90%  della media  comunitaria: Spagna,  Portogallo, Grecia  ed  Irlanda). Il rafforzamento dei poteri  comunitari in tali  settori  è  infatti  il risultato  delle  pressioni esercitate dagli  Stati  mediterranei per  giungere  ad  una  sempre  più  efficace azione  della  Comunità , essendo  sempre  stato  considerato il riequilibrio del livello  di sviluppo  delle  diverse  regioni  della  Comunità , come  un  obiettivo prioritario per  poter  beneficiare pienamente dei vantaggi  che l’integrazione europea può  apportare.  
 fondo di rotazione per l’attuazione delle  politiche comunitarie:  si tratta di un Fondo  istituito  al fine di evitare  che una  parte  delle  somme  dei diversi strumenti finanziari  della  Comunità  destinata all’Italia  resti  inutilizzata o vada  persa  (art.  5 ss. della  l. n. 183 del 1987). Il Fondo  opera  nell’ambito del Ministero del Tesoro,  Ragioneria generale dello  Stato,  e la sua dotazione è  costituita  dalle  disponibilità  residue  del fondo  di cui alla  l. 3 ottobre 1977, n. 833, che è  stato  soppresso;  dalle  somme  erogate a favore dell’Italia  dalla  Comunità  europea a titolo  di contributi e sovvenzioni;  dalle somme,  da  individuare ogni  anno,  in sede  di legge finanziaria, in base  alle  indicazioni  del Cipe;  e dalle  somme  determinate annualmente con  la legge di  approvazione del bilancio  dello  Stato.  Il Fondo  è  diviso in due  sezioni (finanziaria e conoscitiva)  ed  assicura  la raccolta  e l’elaborazione dei dati contabili  concernenti i flussi finanziari  della  Comunità  europea riguardanti l’Italia  e quelli  nazionali  ad  essi collegati.  A  tal  fine, sia la rappresentanza permanente dell’Italia  presso  la Comunità , sia le amministrazioni ed  enti interessati, gli trasmettono tutti  i dati  e gli elementi utili in materia. Inoltre, le amministrazioni statali,  regionali  e delle  provincie  autonome comunicano allo  stesso  gli elementi relativi  alle  provvidenze comunitarie ed  a quelle interne a queste  collegate,  distinguendo a seconda  dei fondi  comunitari, ed indicando le azioni  finanziate,  i destinatari, lo stato  dei progetti ed  ogni altra  utile  notizia.  Il Ministro  del tesoro  e quello  per  le politiche comunitarie pubblicano ogni  due  mesi un  bollettino dove  vengono  indicati l’ammontare, la provenienza dei fondi  ed  i finanziamenti erogati.   
 fondo di solidarietà  nazionale:  conto  corrente infruttifero, aperto presso  il Ministero del tesoro  e intestato al Ministero delle  risorse  agricole, alimentari e forestali,  da  cui vengono  prelevate le somme  per  far fronte  ai danni  in agricoltura provocati da  calamità  naturali o avversità  atmosferiche eccezionali  (l. 364/1970 e l. 590/1981). Al  Ministero delle  risorse  agricole, alimentari e forestali  spetta  la dichiarazione dello  stato  di calamità  e la ripartizione dei fondi  tra  le regioni;  alle  regioni  sono  state  trasferite tutte  le altre  funzioni  amministrative. Vengono  concessi  agli agricoltori, singoli o associati,  contributi per  la parziale  copertura dei danni  e per  la ricostituzione  delle  strutture e dei capitali  danneggiati. Le  somme  prelevate  dal fondo sono  reintegrate dal Ministero del tesoro.   
 fondo dominante:  è  il fondo che appartiene al titolare di un  diritto  di servitù  (v.). 
 fondo europeo  di sviluppo (Fes):  strumento di intervento finanziario previsto dalla Convenzione di Lomè  che disciplina  tutti  i rapporti intercorrenti tra  la Cee  e i c.d. Stati  ACP  (cioè  dell’Africa,  Caraibi  e Pacifico),  il fondo, al pari della  Convenzione, ha  una  durata di cinque  anni  e viene  rinnovato con questa.  Ev  gestito  dalla  Commissione, ma non  fa parte  del bilancio comunitario, di conseguenza non  è  finanziato dalle  risorse  proprie della Comunità , bensì  dai contributi versati  dagli  Stati  membri,  in funzione  delle necessità  di finanziamento e secondo  una  ripartizione percentuale fissata tramite un  accordo  con  gli Stati  stessi. La  Commissione è  competente per l’istruzione  dei progetti finanziati  sotto  forma  di sovvenzioni  e di prestiti speciali,  mentre spetta  alla  Bei l’istruzione  dei progetti che implicano abbuoni di interesse o capitali  di rischio.  Possono  essere  beneficiari  del Fondo,  oltre  agli Stati  ACP,  anche  gli organismi  regionali  o interstatali di sviluppo,  le società  a capitale  pubblico,  le associazioni  di produttori di tali Stati,  i borsisti  e le Comunità  locali ACP.  Il fondo fondo finanzia  progetti e programmi volti allo  sviluppo  economico e sociale  degli  Stati  ACP,  alla rettifica  degli  squilibri  ed  all’integrazione delle  loro  economie,  al miglioramento del tenore di vita  della  popolazione e ad  una  maggiore partecipazione negli  scambi  internazionali. Una  serie  di organi,  centrali  e delegati,  svolgono  le funzioni  esecutive.  Sono  organi  centrali:  l’ordinatore principale,  organo  decisionale nominato dalla  Commissione e responsabile della  gestione  del Fondo;  il contabile, organo  di pagamento che esegue  le  decisioni  dell’ordinatore principale in materia  finanziaria;  il controllore finanziario, organo  di controllo che attesta con  il proprio voto  la regolarità delle  operazioni. Gli  organi  delegati,  invece,  sono  una  istituzione  tipica  del fondo fondo. Essi  comprendono: l’ordinatore nazionale,  designato dal Governo di ciascuno  Stato  ACP  e suo rappresentante per  tutte  le operazioni relative  al Fondo;  il delegato,  rappresentante della  Commissione nello  Stato  ACP  che, in quanto tale,  deve  collaborare con  le autorità  locali sempre  a proposito del  Fondo;  infine,  il delegato ai pagamenti, costituito  generalmente dalle singole  Banche  centrali  degli  Stati  ACP  incaricate di effettuare i pagamenti nelle  loro  monete nazionali.   
 fondo europeo  di sviluppo regionale (Fers):  istituito  dal regolamento n. 4254/88, può  operare solo  per  promuovere lo sviluppo  e l’adeguamento strutturale delle  regioni  il cui sviluppo  è  in ritardo (in  Italia  esse  sono  Abruzzo, Basilicata,  Calabria,  Campania, Molise,  Puglia,  Sardegna  e Sicilia) e per consentire la riconversione delle  regioni  frontaliere o di parti  di regioni, compresi  i bacini  di occupazione e le comunità  urbane, gravemente colpite dal declino  industriale. Per  conseguire quest’ultimo obiettivo sono  state individuate in Italia  le aree  di Torino  (tranne il Comune di Torino),  Massa Carrara, Terni  e Frosinone. L’intervento comunitario può  tuttavia  essere esteso  anche  ad  altre  zone.  Il fondo fondo può  anche  essere  utilizzato  per promuovere lo sviluppo  delle  zone  rurali:  si tratta di un  obiettivo molto importante per  lo sviluppo  della  nuova  politica  comunitaria, volta  a creare nelle  zone  rurali.  I piani  presentati nel quadro degli  obiettivi  indicati, stabiliti al livello  geografico  ritenuto più  appropriato, sono  elaborati dalle  autorità  competenti designate dallo  Stato  membro, a livello  nazionale, regionale  od  altro,  e vengono  presentati da  ciascuno  Stato  membro  alla Commissione. In  Italia  è  stato  attualmente incaricato a tale  scopo  il Dipartimento per  il Mezzogiorno.  
 fondo finitimo:  v. distanze  legali. 
 fondo intercluso:  è  il fondo che non  ha  un  accesso  diretto sulla strada  pubblica  o che potrebbe realizzarlo  solo  con  eccessivo  dispendio o disagio.  Il proprietario del fondo ha  diritto  alla  costituzione coattiva  di una  servitù  di passaggio  (v. servitù  coattive).   
 fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad):  v. Organizzazione  delle N.U.,  istituti specializzati  delle. 
 fondo monetario europeo:  v. sistema monetario  europeo. 
 fondo monetario internazionale (Imf/Fmi):  v. Organizzazione delle N.U.,  istituti specializzati  delle. 
 fondo premi:  è  quella  parte  del patrimonio di una  impresa  di assicurazione  (v.) formata con  i premi  (v.) pagati  dagli  assicurati.  Esso  è  dotato di autonomia rispetto  al restante patrimonio dell’assicurazione; da  esso  l’impresa  di assicurazione attinge  per  indennizzare i singoli colpiti  dal sinistro.  Una parte  del  fondo fondo deve  essere  tenuta come  riserva  patrimoniale a garanzia  della massa  degli  assicurati:  tali  sono  la cauzione  assicurativa  (v. cauzione) nell’assicurazione contro  i danni  e la riserva matematica  (v.) nell’assicurazione sulla vita.   
 fondo servente:  è  il fondo le facoltà  di godimento del cui proprietario vengono  limitate  a favore  del titolare di un  diritto  di servitù  (v.) relativo  a quel  fondo.  
 fondo sociale europeo  (Fse):  in base  al regolamento n. 4255 del 1988, i suoi obiettivi  prioritari, con  finalità  essenzialmente sociali, consistono  nella  lotta alla  disoccupazione di lunga  durata e nel facilitare  l’inserimento professionale dei giovani.  Esso,  tuttavia, può  operare anche  nelle  regioni  e zone  che siano  indicate  per  favorire  gli obiettivi  perseguibili  tramite il fondo europeo  di sviluppo  regionale (v.).  Il fondo fondo partecipa al finanziamento di specifiche  azioni  nel cui ambito  sono  però  ammissibili  al contributo solo determinate spese.  La  Commissione, conformemente al disposto  dell’art.  10 del regolamento n. 2052 del 1988, ha  fissato  gli orientamenti pluriennali, di cui essa  terrà  conto  nel definire  i quadri  comunitari di sostegno  stabiliti sulla base  dei piani  presentati dagli  Stati  membri,  distinguendoli in due categorie:  la prima  definisce  le condizioni  specifiche  applicabili  agli obiettivi perseguiti,  la seconda  comprende le condizioni  generali  che si applicano indifferentemente alle  azioni  che rientrano negli  obiettivi  medesimi.  Per ciascuna  categoria  vengono  inoltre  indicate  le azioni  prioritarie.  
 fondo urbano:  sono  denominati fondi  urbani  i suoli edificabili  per  insediamenti industriali o commerciali  o per  insediamenti abitativi. 		
			
| Fondi strutturali Cee | | | Fondo comune |