Enciclopedia giuridica

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Scontrino fiscale

Documento fiscale avente la funzione di certificare i corrispettivi derivanti dalle cessioni di beni effettuate in locali aperti al pubblico per le quali non è obbligatoria l’emissione della fattura (l. 26 gennaio 1983, n. 18). Tale documento, rilasciato esclusivamente con l’ausilio di apparecchi misuratori fiscali conformi ai modelli approvati a norma delle disposizioni del d.m. 23 marzo 1983 e successive modificazioni, indica il corrispettivo globale senza recare alcuna distinzione tra imponibile ed Iva. Lo scontrino fiscale deve contenere le seguenti indicazioni: a) i dati identificativi dell’emittente; b) il numero di partita Iva dell’emittente e l’ubicazione dell’esercizio; c) i dati contabili: 1) i corrispettivi parziali con eventuali sconti o rettifiche; 2) eventuali subtotali; 3) eventuali rimborsi; 4) totale dovuto; 5) eventuali corrispettivi non riscossi; d) data, ora d’emissione e numero progressivo; e) logotipo fiscale; f) numero di matricola dell’apparecchio misuratore fiscale.

scontrino fiscale di chiusura: riepilogativo dei dati relativi alle operazioni effettuate in ciascuna giornata e che deve essere emesso al termine di ciascuna giornata lavorativa. Per gli esercizi la cui attività lavorativa si estende durante l’intero arco della giornata lo scontrino fiscale di chiusura deve essere emesso al termine del turno che si conclude prima della mezzanotte.

scontrino fiscale prestampato a tagli fissi: viene rilasciato manualmente, in duplice esemplare, utilizzando stampati conformi all’allegato B del d.m. 30 marzo 1992 n. 1468. Tali stampati possono contenere prestampato l’ammontare fisso del corrispettivo.


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