incorporazione di Stati:  situazione in cui uno  Stato,  senza  mutare la propria denominazione e la propria situazione di soggettività , ingloba,  con  un procedimento di fatto,  un  altro  Stato  che però  si estingue  perdendo la propria soggettività  internazionale e che diviene  parte  integrante del primo. Allorquando l’incorporazione si realizza  mediante procedimenti formali,  quali  plebisciti  e referendum, la dottrina parla  di annessione, come  avvenne  ad  esempio  per la Toscana  e la Lombardia rispetto  al Regno  di Sardegna. Una  ipotesi  di incorporazione è  rappresentata  dall’inglobamento della  Repubblica democratica tedesca  da parte  della  Repubblica federale, anche  se il Trattato del 31 agosto  1990, sulla unificazione  delle  due  Germanie, parla  di adesione della  Repubblica democratica alla  Repubblica federale. Ai  fini della  successione  rispetto  ai trattati, all’incorporazione si applica  il principio  della  mobilità  delle  frontiere nei trattati: cessano  di avere  vigore  i trattati dello  Stato  incorporato che si estingue (salvo  conferma dello  Stato  incorporante) e si estendono a tutto  il territorio allargato i trattati dello  Stato  incorporante. V. anche  annessione;  fusione,  incorporazione di  Stati; successione  degli Stati.  
 fusione per incorporazione:  v. fusione,  incorporazione di società . 		
			
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